Covid-19: paura di viaggiare?

Ce lo dovevamo aspettare: la seconda ondata della pandemia di Covid-19 è diventata realtà. La preoccupazione per la violenza di questa epidemia globale è forte, e tante persone stanno decidendo di annullare i propri viaggi.

Ma quanto ha di vero questo allarme? Facciamo bene ad evitare di viaggiare in questo periodo per la paura di contrarre il virus? Cerchiamo di analizzare la cosa nel modo più corretto possibile e capire se è giusto limitare i nostri viaggi in giro per il Mondo.



Qual è la situazione attuale sulla propagazione dell’epidemia?

Assodato che la Cina è il focolaio dell’infezione, ad oggi in tutto il globo aumentano i contagi in maniera vertiginosa. Ormai i controlli della temperatura corporea vengono fatti praticamente ovunque, la sospensione di parte del traffico aereo e il lock down di alcune città, sono solo alcune soluzioni per combattere la pandemia. Sempre più spesso si assiste a scene di isteria generale, con notizie più o meno vere che si rincorrono senza sosta. 

Che cosa è il nuovo Coronavirus?

Sembra che la Cina, da cui si è diffuso il virus, oggi abbia superato definitivamente l’emergenza. Non vogliamo entrare in merito alle informazioni parziali che provengono da questo Paese, ma più semplicemente vogliamo fornire qualche informazione utile sul Coronavirus, presa da fonti autorevoli, per capire come comportarci nei confronti della nostra grande passione: i viaggi.

La famiglia dei Coronavirus causa malattie alle vie respiratorie che vanno dal raffreddore alla più pericolosa SARS. Questo nuovo ceppo, che fino ad oggi non era mai stata identificata nell’uomo, è un virus che si trasmette tra gli animali. A Dicembre del 2019 c’è stato il primo caso di Covid-19 in Cina, ed oggi è un allarme a livello mondiale.

Quali sono i sintomi del Covid-19?

I sintomi più comuni del Coronavirus sono quelli caratteristici del raffreddore, inclusi febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Il virus però può generare situazioni ben più gravi, come polmoniti e sindromi respiratorie gravi.

Come si trasmette il Covid-19 e quali sono le precauzioni da adottare

Il Covid-19 si trasmette per contatto e via aerea, e ad oggi non esiste ancora alcun vaccino per debellarlo (anche se è già stato isolato in laboratorio ed è in fase di studio). L’OMS raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, in modo da facilitare eventuali diagnosi ed evitare l’intasamento dei Pronto Soccorso. Le raccomandazioni per proteggersi sono semplici e facilmente applicabili: indossare sempre la mascherina chirurgica o FFP2, lavarsi frequentemente le mani con sapone o soluzioni alcoliche, starnutire nel gomito o utilizzare fazzoletti che dovranno essere gettati in contenitori chiusi, evitare di mangiare cibi crudi o frutta e verdura non lavate, evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, e ovviamente mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro.

Si può viaggiare senza avere paura del virus?

Una cosa è certa: le precauzioni non sono mai troppe. I controlli negli aeroporti sono altissimi, soprattutto per i voli proveniente da Paesi in emergenza Covid. In Italia ai passeggeri che scendono da tali aerei viene misurata la temperatura corporea attraverso sistemi elettronici: sicuramente non è una azione che permette al 100% di individuare una persona infetta, ma permette di avere un certo controllo sulle possibilità di contagio.
Data la situazione, viaggiare è sicuro o ci possiamo esporre al pericolo di contagio? Viaggiare in sé non ci mette a rischio di contrarre il virus, ma trovarsi in luoghi molto affollati (trasporti, aeroporti, mercati, eventi pubblici) sicuramente aumenta esponenzialmente il pericolo. Se si vuole viaggiare, è consigliabile visitare frequentemente i siti che riportano notizie ufficiali (Viaggiare Sicuri e Ministero della Salute) che forniscono informazioni aggiornate sulla situazione mondiale e sulle precauzioni da adottare.

Se il tuo viaggio dovesse essere annullato, o comunque preferisci rimandarlo per una maggiore sicurezza, puoi richiedere il rimborso del volo per cause di forza maggiore.

Noi, drogati di viaggi, abbiamo deciso di fermarci ed aspettare che tutto finisca. Lo facciamo per noi e per gli altri, perché abbiamo capito che non bisogna avere solo paura di contrarre il virus, ma anche di essere veicolo dello stesso e un pericolo per gli altri.

Le fake news sul Coronavirus

Di fake news sul nuovo Coronavirus ne fioccano a centinaia e, come sempre, queste non fanno altro che aumentare le psicosi. I social e i messaggi nelle chat sono i maggiori veicoli per la diffusione di notizie false ed inutili. Quali sono le più assurde che abbiamo trovato in rete? Eccone alcune:

  • il Covid-19 non esiste. Magari fosse così: il virus esiste ed è pericoloso; 
  • le mascherine prevengono il contagio nelle persone sane. Falso. Le mascherine devono essere indossate da chi ha sintomi influenzali con tosse e raffreddore, ma in generale devono essere indossate da tutti perché sono la prima barriera contro il virus;
  • vaccinarsi contro l’influenza previene il contagio. Falso. Ad oggi non esiste ancora alcun vaccino contro il Coronavirus;
  • il virus è stato causato dall’alimentazione a base di pipistrelli. Falso. Non c’è alcuna evidenza. Sicuramente le condizioni igieniche precarie dei mercati di Wuhan hanno dato adito a tale idea, ma ad oggi non è stata verificata la cosa;
  • il virus è stato prodotto in laboratorio ed è sfuggito al controllo. Falso. La piega complottista non è tardata ad arrivare. Ovviamente la cosa è ridicola, ma ha fatto presa su molte persone.

 

Sicuramente non bisogna farsi prendere dal panico, né dare peso a notizie non verificate. Se si ha il dubbio di essere venuti in contatto con una persona infetta, o si hanno sintomi che riportano al Covid-19, allora bisogna subito contattare il proprio medico di base o la propria ASL di appartenenza.

 

Noi cerchiamo di essere tranquilli e, come già accaduto in passato, siamo fiduciosi in una veloce scoperta del vaccino che riporterà la situazione alla normalità. Nel frattempo, organizziamo i nostri prossimi viaggi quando il virus sarà definitivamente debellato.

 



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