San Leucio: i Borbone, il Belvedere e la via della seta

Domenica con temperature e cielo primaverili, la giornata perfetta per una gita fuori porta alla scoperta delle radici culturali del Sud Italia. Destinazione San Leucio, un piccolo borgo in provincia di Caserta, famoso per il Belvedere ed il complesso monumentale con il museo della seta.



L’arte della seta ai tempi dei Borbone: il borgo di San Leucio e il complesso monumentale

Giornata trascorsa con amici, San Leucio è la location ideale per passare qualche ora alla scoperta delle radici storiche del Sud Italia e rimanere affascinati da un borgo la cui nascita risale al XII secolo. Il Real Borgo di San Leucio è ben posizionato e facilmente raggiungibile: se arrivi in auto, potrai trovare facilmente parcheggio sia all’esterno che all’interno del complesso. Il costo del biglietto di ingresso al complesso monumentale è di 6€ più un piccolo contributo per la visit guidata (3€ per gli over 65 e i ragazzi con età compresa tra i 6 e i 18 anni, ingresso gratuito per i minori di 6 anni), e gli orari delle visite vanno dalle 9:00 alle 16:30 (è consigliabile consultare gli orari sul sito ufficiale del Real Borgo di San Leucio).

Il borgo e il Belvedere di San Leucio

La vista dal Belvedere è davvero spettacolare e merita un momento di pausa per ammirare il panorama: il complesso si affaccia sulla Valle del Volturno e l’occhio riesce ad arrivare a vedere il Vesuvio e la skyline di Napoli. Il belvedere è collegato, attraverso un suggestivo viale alberato, alla chiesa di Santa Maria delle Grazie nella frazione di Vaccheria (dove ogni anno nel periodo natalizio si tiene lo spettacolo del Presepe vivente). L’accesso al complesso monumentale affaccia direttamente sul belvedere. Il borgo è una vera e propria cittadella che si sviluppa intorno alla residenza estiva dei Borbone, che la utilizzavano per dedicarsi alla la caccia del cinghiale. Le abitazioni popolari, le stalle, le botteghe, e soprattutto gli opifici per la lavorazione della seta, rendevano vivo il borgo che aveva una vera e propria economia interna producendo tutto ciò che serviva agli abitanti. I Borbone a San Leucio crearono il primo esperimento sociale di comunità economicamente indipendente, sotto il controllo del re, e retta da uno statuto speciale. In tale comunità uomini e donne avevano gli stessi diritti, le abitazioni venivano date in usufrutto e non esisteva la proprietà privata, i cittadini avevano assistenza sanitaria e sociale (donne in gravidanza o maternità, vedove, orfani), e venivano garantiti lavoro ed istruzione. Scompariva anche il matrimonio per contratto ed ognuno era libero di sposarsi per amore e non per convenienza. Una visione utopistica e avanguardista che andava oltre gli stereotipi e le convenzioni dell’epoca.

Il complesso monumentale e la lavorazione della seta

Il Palazzo del Belvedere, con le sue stanze reali, la vasca termale, il giardino all’italiana e il Museo della seta, oggi è un complesso monumentale patrimonio dell’UNESCO. La visita guidata ti mostrerà le stanze, gli affreschi, alcuni oggetti dell’epoca e i telai utilizzati per la filatura e la tessitura della seta.

  • Le stanze reali

Con la stessa concezione delle stanze reali della Reggia di Caserta, anche quelle del Palazzo del Belvedere sono ricche di affreschi che riportano scene allegoriche e mitologiche che portano le firme di Fedele Fischetti e Carlo Brunelli. Dei complementi di arredo rimane davvero poco, dato che il complesso fu preda di saccheggi e incursioni dopo la fine del regno borbonico;

  • Il bagno della regina Maria Carolina

L’enorme vasca calidarium incassata nel pavimento, e riempita con acqua riscaldata da una enorme stufa posta sotto il pavimento, era l’angolo relax della regina. Realizzata in marmo caprese, e con le pareti della stanza affrescate in stile antico, richiama lo stile delle terme di Ercolano di epoca romana;

  • Il giardino all’italiana

La regina non amava trascorrere il suo tempo oziando a Palazzo Belvedere, lontano dal centro degli affari politici: per questo motivo il re fece costruire degli splendidi giardini all’italiana, dalle precise forme geometriche, fontane e siepi scolpite, dove la regina potesse trascorrere il suo tempo;

  • Gli opifici per la realizzazione della seta

Il borgo di San Leucio divenne un eccezionale centro industriale per la produzione della seta e la realizzazione di tessuti pregiati: i Borbone erano molto attenti al progresso e all’innovazione. La visita guidata ti racconterà come è nata la lavorazione della seta a San Leucio: potrai vedere i bachi da seta e come vengono allevati, scoprire come si produce la seta fino alla realizzazione del vero e proprio filo. Ripercorrerai lo sviluppo dell’attività industriale attraverso le macchine dell’epoca, i primi telai per la realizzazione di trame semplici, fino a quelli con le schede forate di Jacquard che permettevano di realizzare complessi disegni (dei veri e propri antenati delle macchine industriali programmabili). La guida ti mostrerà anche il funzionamento delle macchine utilizzate per produrre la seta (a trattura per ricavare il filo dal bozzolo, e a torcitura per creare un filato più elastico e resistente), alimentante grazie ad un sistema di ingranaggi mossi dallo scorrere dell’acqua in canali appositi, e il funzionamento di enormi telai di Jacquard che potevano lavorare fino a 8000 fili di seta contemporaneamente.

Dove e cosa mangiare

La visita al complesso monumentale di San Leucio era prevista alle ore 17:00, quindi abbiamo avuto tutto il tempo di pranzare comodamente. Abbiamo scelto la macelleria/braceria Iovine in località Vaccheria, a poco più di un chilometro dal belvedere. Se sei un amante della carne, questo è il posto giusto per te. La location è molto rustica e c’è la possibilità di mangiare sia nella sala interna che all’esterno. La scelta delle carni è ampia, ma soprattutto è tutto prodotto locale. Il personale è molto gentile e qualificato, e saprà consigliarti. Gli antipasti sono ottimi e abbondanti (da provare gli arancini, le frittatine e le polpette rivisitate, il bacon alla brace), i primi della tradizione con ingredienti locali e selvatici (abbiamo assaggiato degli ottimi gnocchi con salsiccia e asparagi selvatici), ed infine l’ottima carne che si scioglie in bocca come il burro, e che il buon Tommaso si occuperà di tagliarla e preparare i bocconi da assaporare direttamente a tavola. Per concludere i dolci fatti in casa (ottimi la torta all’arancia e ed il roccobabà). Il rapporto qualità/quantità/prezzo è ottimo, e potrai mangiare in maniera sublime ad un prezzo più che onesto.

I borghi italiani regalano emozioni, cultura e storia. San Leucio è uno dei borghi italiani più spettacolari, che conserva tutta la magia del XVIII secolo dei Borboni, e merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Noi ve lo consigliamo fortemente. 



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