L’abbazia di San Galgano e la spada nella roccia

Ricordi Excalibur, la famosa spada nella roccia estratta da Artù, le vicende del mago Merlino e i Cavalieri della Tavola Rotonda? E se ti dicessimo che in un piccolo borgo della Toscana esiste una vera e propria spada conficcata nella roccia? Vieni con noi a scoprire il sottile confine tra realtà, mito e leggenda.

La spada nella roccia in Toscana



Sulle orme di San Galgano

Ci troviamo nell’anno 1100, e il cavalier Galgano Guidotti, dopo una vita trascorsa tra combattimenti e dissolutezza, decide di convertirsi alla fede dopo l’apparizione in sogno dell’Arcangelo Michele. Da cavaliere diventa servo di Dio, e per sugellare questa conversione conficca la sua spada in una roccia, in modo che l’elsa formi una croce. Montesiepi sarà la sua nova dimora, il suo cavallo imbizzarrito lo avevo condotto in quel luogo, e proprio lì Galgano, dal suo piccolo eremo, inizierà a professare il verbo e a fare miracoli. Benedetto dal Papa, morirà qualche anno dopo, e in suo onore verranno costruite la cappella e il monastero.



Il mito, la leggenda e il ciclo arturiano 

La leggenda è però molto più complessa. Circa dieci anni dopo la morte di Galgano viene scritto il romanzo (incompiuto) su Perceval, che ha molte affinità con la storia del cavaliere. Due decenni dopo, un romanzo cavalleresco sul Sacro Graal vede la luce, e anche questa volta i riferimenti alla vita del cavaliere toscano sono evidenti. La fantasia così inizia a volare, e allora perché non pensare che Galgano fosse realmente Re Artù o forse Galvano, uno dei suo cavalieri?

 

L’eremo di Montesiepi e la spada nella roccia

Una piccola chiesetta posizionata in cima alla collina è il luogo dove è custodita la famosa spada nella roccia. L’eremo di Montesiepi si può raggiungere attraverso due passeggiate, una che parte dal parcheggio, l’altra sul retro dell’abbazia.
Lo spazio interno alla chiesa è davvero piccolo, e proprio al centro del pavimento c’è la spada conficcata in una roccia dal colore chiaro, protetta da una ringhiera di ferro e da una cupola di plexiglass per evitare che qualche Re Artù improvvisato provi ad estrarla (come già accaduto in passato). Nonostante il plexiglass renda difficile ammirare la spada, anche a causa dei riflessi della luce che proviene dalla porta d’ingresso, si possono scorgere gli effetti del tempo e l’usura sull’arma, ma soprattutto il punto in cui la lama entra nella roccia. Come avrà fatto il cavaliere a conficcarla? Magia? Intervento divino?
Il supporto del leggio sull’altare ha la forma di una spada in legno (per rimanere in tema) e, alzando gli occhi in alto, si può ammirare la volta semisferica realizzata ad anelli concentrici alternati da pietre scure e chiare.
Sul lato sinistro è presente una seconda stanza le cui pareti sono presenti affreschi della prima metà del 1300 di carattere religioso.

Spada nella roccia abbazia San Galgano

Vedere da vicino una vera spada nella roccia è davvero emozionante: come non sentirsi per qualche minuto catapultati nel mondo di Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, o ricordare le esilaranti avventure di Semola nel capolavoro della Disney? Devo qui confessare il mio peccato: quanto ho desiderato in quel momento di provare ad estrarre la spada!

Le ipotesi sul Sacro Graal

Non solo Galgano potrebbe essere il Re Artù della leggenda, ma anche il Santo Graal potrebbe avere un collegamento con le vicende del Santo. Ovviamente, sono solo ipotesi fatte nel corso del tempo sul informazioni provenienti dall’anno 1000, ma ci piace pensare che la leggenda abbia anche altri risvolti.
Su cosa sia il Sacro Graal ci sono diverse ipotesi: il calice usato da Gesù nell’ultima cena, o quello con cui Maddalena raccoglie il suo sangue, o come narrato ne ll Codice Da Vinci (se avete amato il romanzo e il film, vi consigliamo di leggere I segreti del Codice. La verità dietro il Codice Da Vinci), la linea di sangue della discendenza reale di Cristo. A guardarla bene, la rotonda di Montesiepi ha proprio la forma di una coppa rovesciata: forse in qualche sotterraneo ormai perduto si nasconde il Santo Graal sotto il vigile controllo di San Galgano?

Abbazia di San Galgano

L’abbazia di San Galgano

La spada nella roccia però non è l’unica meraviglia da ammirare a Montesiepi. Luogo turistico molto visitato, l’abbazia di San Galgano è davvero magica: oggi sono presenti solo le mura perimetrali e manca completamente il tetto, ma lo spettacolo che si presenta ai tuoi occhi, soprattutto durante le belle giornate o in momenti come l’alba e il tramonto, ti catapulta davvero in un’atmosfera medievale. Può capitare di imbatterti nel ben mezzo delle celebrazioni di un matrimonio (pensa a quanto deve essere emozionante una simile scenografia che fa da sfondo alle tue nozze) o in veri e propri set fotografici essendo il set altamente instagrammabile, e per fare un bella foto hai bisogno di armarti di pazienza o visitare l’abbazia all’orario di apertura.
L’abbazia non ha pavimento, e la terra battuta d’estate si trasforma in un tappeto erboso.
Anche il perimetro esterno dell’abbazia fa il suo bel effetto, e i giochi di luce che crea il sole tra le finestre ormai prive di vetri, rende ancora più fiabesco il luogo.
Il chiostro, la sala capitolare e lo scriptorium (in cui è collocata la biglietteria e si inizia la visita) sono gli altri ambienti visitabili dell’abbazia. Nell’ampia sala dello scriptorium sono esposte delle copie delle maggiori opere pittoriche rappresentanti la vita di San Galgano.

Abbazia di San Galgano

Dove si trovano la spada nella roccia e l’abbazia di San Galgano?

Ci troviamo nel Comune di Chiusdino, nella Strada Comunale di San Galgano, a circa una trentina di chilometri da Siena. Il complesso è formato dall’abbazia e dall’eremo sulla vicina collina. Il viale che porta all’abbazia è anch’esso molto suggestivo, con le sue due file parallele di cipressi che accompagnavano il cammino di dame e cavalieri.

Dove parcheggiare?

Visitare San Galgano è comodo, grazie all’ampio parcheggio a qualche centinaio di metri dall’abbazia e dall’eremo. I viali che portano ai due siti sono a traffico limitato, quindi il parcheggio è stato realizzato proprio per rendere la visita più rilassata e senza caos. Il parcheggio è gratuito e non custodito, e permette anche la sosta anche a motociclette e camper.  La presenza di indicazioni lungo la strada rende facile raggiungerlo.

Quanto costa il biglietto e quali sono gli orari di ingresso?

Il biglietto di ingresso all’abbazia costa 4€, mentre la visita alla spada nella roccia e all’eremo è gratuita. Per gli orari di ingresso è consigliabile visitare il sito del Comune di Chiusdino.

 

I nostri viaggi sono sempre all’insegna della scoperta, dove la realtà si fonde con la leggenda. Amiamo visitare luoghi insoliti, poco battuti, assaporare il mistero e le storie ancestrali. La spada nella roccia in Toscana è una realtà, e chissà se la storia del cavalier Galgano non nasconda altri misteri.

 

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