Micene: la storia e il mito di una antica civiltà

La civiltà micenea è fulcro di storia e mito, un luogo dove grandi idee e grandi gesta hanno preso vita. Inserito tra le tappe del nostro on the road nel Peloponneso, abbiamo potuto conoscere un po’ il passato e le leggende nate intorno a questa antica civiltà. Il parco archeologico ha riportato alla luce l’antica cittadella con le sue ciclopiche mura, le sepolture e una serie di antichi reperti conservati nel museo. Iniziamo la visita dell’antica città di Micene.

Porta dei Leoni Micene Peloponneso



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Micene tra storia e mitologia greca

La storia ci ricorda che Micene fu la più grande potenza culturale, militare e commerciale della Grecia, comandata dall’indiscusso re Agamennone vincitore della guerra di Troia, ma la sua storia si perde nella notte dei tempi. Si narra che Micene fu fondata dal semi-dio Perseo (eroe ricordato per aver ucciso la gorgone Medusa) e il suo nome provenga dalla parola “fungo” che lo stesso eroe avrebbe raccolto nel luogo dove è stata fondata la città: tormentato dalla sete, Perseo avrebbe strappato un fungo (mykes) dal quale sarebbe scaturita una sorgente, decidendo così di fondare Micene.

Un’altra leggenda è quella delle sue mura ciclopiche: Perseo chiese l’aiuto ai ciclopi per erigere le imponenti mura ciclopiche a protezione della cittadella. Questi giganti dalla forza sovrumana usarono enormi pietre per costruire le mura, pietre così grandi che nessun essere umano le avrebbe potute trasportare.

Quanto dista Micene da Atene. In auto circa un’ora e trenta minuti per percorrere 120 chilometri, raggiungibile anche con il bus in circa 2 ore. Micene si trova a poca distanza dal borgo marinaro di Nauplia e dal parco archeologico di Epidauro con il suo antico teatro, altri due luoghi che meritano sicuramente una visita.

Cosa vedere a Micene

La visita alla città di Micene inizia dal parcheggio di fronte alla cittadella: la posizione rialzata del parcheggio permette di ammirare i resti dell’antica città dall’alto. Cosa vedere a Micene:

  • L’antica città dalle mura fortificate
  • La Porta dei Leoni
  • Il museo archeologico
  • La maschera di Agamennone
  • Il Tesoro di Atreo

Quanto tempo ci vuole per visitare Micene. Il giro completo delle rovine, la visita al museo e al mausoleo di Atreo richiede circa 3 ore per godersi appieno questo luogo ricco di storia e leggenda.

Il parco archeologico di Micene

Oggi Micene è un sito archeologico patrimonio dell’Unesco: gli scavi che la riportarono alla luce iniziarono nel 1841 con la scoperta della Porta dei Leoni. Le indicazioni riportate nei poemi omerici, che spinsero alla ricerca della mitologica città di Troia, permisero di arrivare alle rovine che conservavano le tombe di alcuni re di Micene, i corredi funebri e quella che viene definita la maschera di Agamennone.

Rovine della cittadella di Micene

La visita dei resti della città di Micene inizia dalla colossale Porta dei Leoni che, una volta attraversata, ci catapulta nel mito: due imponenti fiere che si fronteggiano scolpite in alto nella pietra, è l’ingresso principale alla monumentale rocca. Non si hanno informazioni relative al significato delle due fiere (anche perché i leoni non sono originari della Grecia), e il mistero si infittisce. La Porta dei Leoni aveva un ruolo fondamentale nella difesa della città: date le dimensioni enormi delle mura, l’unico punto di accesso era proprio il misterioso portale sormontato dalle due fiere. Arrivare a tale accesso significava percorrere i bastioni sul lato destro: i guerrieri avversari erano soliti portare lo scudo sul braccio sinistro, lasciando scoperto il fianco destro, vulnerabile così agi attacchi dei micenei.
Il manufatto risale al 1300 a.C. circa ed è il punto di accesso alla fortificazione dalle mura ciclopiche.
L’interno della cittadella mostra ancora i resti di alcune importanti strutture: il Megaron e il Palazzo Reale, le Tombe Reali e la Cisterna segreta. Percorrendo gli stretti sentieri e le scalinate, ed entrando nelle stanze che furono vissute dagli antichi abitanti di questa grande civiltà, potrai tornare indietro nel tempo e lasciarti portare via dall’immaginazione.

Il museo e la maschera di Agamennone

Lasciata la cittadella è d’obbligo una visita al museo archeologico di Micene (compreso nel biglietto di ingresso agli scavi), con i suoi 2500 e oltre reperti tra gioielli, armi, vasellame e oggetti di utilizzo quotidiano, per finire con la maestosa e misteriosa maschera di Agamennone (una riproduzione, l’originale si trova nel museo Nazionale di Atene).

Museo archeologico di Micene

Dove parcheggiare. L’ampio parcheggio (gratuito) sulla collina è anche un buon punto panoramico per ammirare la cittadella dall’alto. 

Il tesoro di Atreo

L’avventura nell’antica Micene però non finisce qui. Lungo la strada che porta alla cittadella non passa inosservato il thòlos (il monumento funerario) più sorprendente degli scavi: il Tesoro di Atreo. Conosciuto anche come Tomba di Agamennone, è una struttura dalle dimensioni sbalorditive: un lungo corridoio porta all’ingresso della camera sepolcrale, alla quale si accede attraverso un architrave formata da due lastre di pietra alte 9 metri.

Tomba di Agamennone Micene

Qualche consiglio per visitare il parco archeologico. L’estate nel Peloponneso può essere molto calda, e la zona degli scavi di Micene è battuta dal sole. Consigliabile quindi portare con se una scorta d’acqua, un copricapo e la protezione solare.

 

Una antica civiltà di oltre 2000 anni a.C. riportata alla luce per regalarti storia, cultura ed emozioni. Una destinazione che non può mancare in un on the road nel Peloponneso.

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