Le catacombe di San Gennaro a Napoli

San Gennaro, il protettore di Napoli: tanti i suoi miracoli e immensa la sua fama. Ma tra le tante leggende che ruotano intorno a lui, una è ancora avvolta dal mistero: la sua vera sepoltura.
Forse, le catacombe cristiane scavate nella collina di Capodimonte sono il luogo dove il Santo trovò l’eterno riposo (dopo essere stato condannato a morte per ben tre volte): andiamo insieme a scoprire tutti gli indizi che ci portano a quelle che oggi chiamiamo catacombe di San Gennaro.


Cosa vedere nelle catacombe di San Gennaro



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Le catacombe cristiane del II secolo d.C.

In origine furono la sepoltura di una ricca famiglia dell’antica Roma vissuta tra il II e III secolo, intorno alle quali si sviluppò successivamente il complesso sistema di catacombe che oggi conosciamo.

La tomba di Sant’Agrippino

Quando i resti mortali di Sant’Agrippino, vescovo di Napoli, vennero portati all’interno delle catacombe verso la fine del III secolo, queste divennero luogo di venerazione e pellegrinaggio cristiano: Sant’Agrippino divenne così il primo vero santo patrono della città.

Altare Sant'Agrippino catacombe San Gennaro

L’arrivo delle spoglie di San Gennaro

Tra il 413 e il 431, il vescovo Giovanni I fece portare le spoglie mortali di San Gennaro nelle catacombe, sepolte fino ad allora nella zona dell’attuale quartiere Fuorigrotta; queste, col tempo, assunsero il nome del martire diventando così le catacombe di San Gennaro e centro di culto del santo.
L’arrivo delle spoglie nelle catacombe fece moltiplicare le richieste di sepoltura vicino al santo, facendo così riprendere gli scavi per aumentare gli spazi di sepoltura, creare nuovi cubicoli decorati e scavare fosse nel suolo. Nobili, ricchi, vescovi, gente comune: tutti volevano il riposo eterno a fianco delle spoglie del santo.

Sepoltura San Gennaro

Nell’831, le reliquie di San Gennaro furono portate a Benevento e, dopo che le spoglie dei vescovi lì sepolti furono trasferite in altre chiese di Napoli, le catacombe vennero abbandonate. Iniziò così un periodo di decadenza, durante il quale le catacombe vennero depredate e devastate. Solo nel XVIII secolo il sito archeologico suscitò di nuovo l’interesse degli studiosi, diventando successivamente meta turistica e culturale.

Sepolture catacombe di San Gennaro

Le catacombe: pagane prima e cristiane poi

Le catacombe nacquero come luogo di sepoltura pagano (sono tanti i simboli ancora presenti che ne ricordano le origini). Nel 760 circa, il vescovo di Napoli Paolo II dimorò nei pressi delle catacombe: non potendo più professare la religione cristiana, per divieto dell’imperatore di Costantinopoli, fece costruire una vasca battesimale per battezzare i credenti.

Vasca battesimale catacombe San Gennaro

La Seconda Guerra Mondiale e le catacombe

Le catacombe, luogo di sepoltura che conservava il contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti, durante la Seconda Guerra Mondiale divenne rifugio per la popolazione napoletana contro i bombardamenti, subendo così molti danni. Tante le testimonianze lasciate dai rifugiati sulle pareti interne delle catacombe: nomi, frasi, disegni che, da un lato hanno deturpato un millenni di storia, dall’altro raccontano la vita durante un periodo storico molto importante.

Reperti Seconda Guerra Mondiale catacombe San Gennaro

Cosa c’è nelle catacombe di San Gennaro

Le catacombe di San Gennaro furono scavate nella roccia della collina di Capodimonte. Realizzate su due diversi livelli non sovrapposti, vennero creati spazi molto ampi lavorando il tufo, la pietra solida ma modellabile originaria della zona vesuviana. Durante la visita si accede dal livello superiore (Capodimonte) in un’ampia sala contenente arcosoli decorati, nicchie e fosse, sepolture tanto più opulente quanto più erano importanti i membri delle famiglie che le possedevano. Il livello superiore fu realizzato successivamente a quello inferiore, come ampliamento delle catacombe per la sempre maggiore richiesta.

Affreschi catacombe San Gennaro


Nei cubicoli del piano superiore sono ben visibili dipinti sacri che rappresentano scene religiose e di santi. Subito dopo l’ingresso si apre una grande basilica ipogea a tre archi: anche qui sono visibili affreschi molto ben conservati.
Sulla volta all’interno della basilica sono presenti i resti delle raffigurazioni dei primi 14 vescovi di Napoli. Al di sotto della volta giace lo scavo contenente i resti della tomba di San Gennaro.

Piano superiore catacombe San Gennaro

Prima di lasciare il piano superiore, nel vestibolo proprio all’uscita dell’ipogeo, alzando la testa è possibile ammirare alcuni dipinti molto particolari. Due di questi possono avere un doppia interpretazione, cristiana e pagana: la scena di Davide contro Golia, che può essere interpretata anche come la battaglia tra Eracle e il Titano, oppure la raffigurazione di un uomo e una donna che potrebbe rappresentare nella cultura cristiana Adamo ed Eva o, in quella pagana, Epimeteo e Pandora. Un terzo affresco, unico al Mondo, rappresenta La terza visione del pastore d’Erma.

Catacombe San Gennaro affreschi
Il livello inferiore delle catacombe è quello più antico. La struttura fu ottenuta dall’ampliamento dell’originario ipogeo gentilizio, costituito da quattro sarcofagi scavati nella roccia di tufo, diversi affreschi di scene pagane in stile pompeiano del II e III secolo, e la vasca battesimale che accoglie i visitatori all’ingresso dell’ipogeo.

Affreschi paleocristiani catacombe San Gennaro

Sulla destra c’è l’accesso alla piccola basilica di Sant’Agrippino con l’altare, ancora oggi consacrata, nella quale si celebra la santa messa in occasioni particolari. Una piccola curiosità sull’altare: la fessura sulla parte frontale dell’altare permetteva ai fedeli di inserire la mano per toccare i resti mortali del santo e chiedere la grazia.

Piano inferiore catacombe San Gennaro

Curiosità: sapevi che esiste il Tesoro di San Gennaro? Si trova (ovviamente) a Napoli ed è una mostra unica al Mondo.

Dove si trovano le catacombe di San Gennaro

L’ingresso alle catacombe si trova nei pressi della basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, e si scende fino al piano sottostante nel Rione Sanità. Due rampe di scale portano direttamente al secondo livello (quello più in alto) delle catacombe; da qui inizia la visita che ti porterà a rivivere una storia di oltre 2000 anni.
All’esterno della basilica è presente l’info point delle catacombe e un area parcheggio gratuita.

Ingresso catacombe San Gennaro

Orari, biglietti e visite guidate

Le catacombe di San Gennaro sono aperte tutti i giorni (tranne il mercoledì) dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso). Il costo del biglietto è di 11€ e include anche la visita alle catacombe di San Gaudioso (da utilizzare entro 30 giorni). Durante la visita alle catacombe si viene accompagnati da guide (in lingua italiana e inglese) che daranno informazioni, dettagli storici e leggende, raccontando l’evoluzione delle catacombe dalla loro nascita.
Ti consiglio comunque di visitare il sito ufficiale delle catacombe di San Gennaro per tutte le informazioni e le news.

 

Un viaggio lungo 2000 anni, il forte legame tra paganesimo e cristianità, il culto dei morti, la storia e la leggenda del santo più conosciuto al Mondo: le catacombe di San Gennaro sono un balzo indietro nel tempo senza eguali, una testimonianza storica pregna di mistero giunta fino ai nostri giorni, e che abbiamo la fortuna di poter visitare e ammirare.

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